Impianti fotovoltaici parzialmente integrati
Questa soluzione prevede installazioni su elementi architettonici esistenti senza modificarne la copertura. E' di gran lunga la più diffusa e più semplice da realizzare ed il Conto Energia per questa opzione riconosce una tariffa incentivante intermedia.
Estratto dalla Guida all'integrazione architettonica, elaborata dal GSE:
I moduli fotovoltaici possono essere montati su edifici o componentistica di arredo urbano, come chioschi, pensiline, barriere acustiche , ecc., senza sostituire il materiale da costruzione delle stesse strutture (qui sta la differenza con la totale integrazione, ndr).
Su tetti piani e terrazze: questa tipologia comprende i tetti piani (cioè i lastrici solari orizzontali non abitabili) e le terrazze (cioè le superfici piane di copertura utilizzabili e praticabili).
Su tetti in maniera complanare: per parziale integrazione dei moduli fotovoltaici su tetti, coperture, facciate, balaustre o parapetti di edifici si intendono quei casi in cui il modulo è appoggiato complanarmente alla superficie di queste tipologie senza sostituire il materiale stesso di costruzione. I moduli, per risultare complanari, dovranno essere montati mantenendo la stessa inclinazione della superficie che li accoglie; è necessario, inoltre, che lo spessore del modulo e della struttura di supporto che emergerà dalla superficie esistente siano ridotti al minimo indispensabile. In ogni caso i moduli non dovranno sporgere rispetto alla falda di copertura.
Si ricorda, che ai sensi dell'art. 11 comma 3 del D.Lgs. 115/08, impianti solari termici o fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda e i cui componenti non modificano la sagoma degli edifici stessi, sono considerati interventi di manutenzione ordinaria e non sono soggetti alla disciplina della denuncia di inizio attivita (DIA). In tale caso e' sufficiente una comunicazione preventiva al Comune. Sono esclusi i luoghi soggetti a vincolo subordinato.