Pannelli fotovoltaici: come scegliere?

Per poter testare in modo affidabile l'efficienza energetica di un pannello fotovoltaico bisogna considerare un lasso di tempo significativo, generalmente un anno. I dati raccolti sono importanti, ma non sono sufficienti per capire l'adeguatezza del nostro investimento: ci sono anche altri fattori che vanno considerati, come l'invecchiamento del modulo (un pannello può rimanere operativo per oltre 40 anni) o il progresso tecnologico.

Il principio su cui si basano i pannelli fotovoltaici è piuttosto semplice: celle poli o monocristalline, opportunamente trattate e saldate tra loro. Una semplicità che non impedisce di affrontare condizioni estreme, basti pensare ai pannelli montati sui satelliti in orbita, che funzionano per decenni.

Come azienda abbiamo scelto di monitorare molti aspetti, grazie all'analisi dei documenti e delle ricerche disponibili grazie al lavoro di diversi osservatori e centri studio internazionali. Non può esistere, a nostro modo di vedere, economia sostenibile senza responsabilità sociale ed ambientale e noi, come Morellato Energia, abbiamo scelto di fare la nostra parte.


Ecco alcuni criteri, che possono aiutarci in una scelta consapevole:

L'affidabilità della ditta costruttrice

è il criterio in assoluto più importante. Se consideriamo che il pannello fotovoltaico ha una vita media di trent’anni, devo avere una ragionevole certezza che in caso di problemi la ditta produttrice sia ancora sul mercato, capace di intervento immediato ed efficace. In questo caso le dimensioni contano: una grande azienda che ha saputo diversificare sulle energie alternative (come Sharp, Sanyo, Sorgenia, Scheuten, Mitsubishi, LG) o che ha alta competenza nel settore (come REC, Kyocera, Sanyo, Sharp, Schott, SunEarth).

Le garanzie offerte dal produttore

ne esistono di due tipi: contro i difetti di produzione (con durata fino a dieci anni) e contro il calo produttivo (garantita una resa di almeno l'80% anche dopo 25 anni di funzionamento). La seconda garanzia è standard per quasi tutti i produttori. Ma quella che fa realmente la differenza è la prima.
In ogni caso una buona assicurazione “all risk” permette di coprire i difetti di produzione non garantiti dalla ditta produttrice. Chiedici come poter fare.

Il coefficiente di perdita di potenza con la temperatura

In piena estate un prodotto di scarsa qualità può perdere fino al 25% (coefficiente -0,5%/°C su 50°C di DELTA_T), un buon prodotto può perdere il 20-22%, mentre un prodotto di alta gamma arriva a perdere solo il 12 - 15% (coefficiente -0,25 o -0,30%/°C).
Sembra un dettaglio tecnico, e per questo viene spesso ignorato, ma è importante ed è riportato su tutte le schede tecniche. Al contrario l'Efficienza (attenzione al nome) indica solo quanto è compatto un modulo (numero di watt prodotti per metro quadrato); ma dato che i moduli non si vendono al mq, se non sussistono particolari problemi di spazio, l’indicazione dell'efficienza perde importanza.

La resa annua (o produttività) attesa


Esistono test affidabili e indipendenti sulla resa annuale solo su pochi prodotti (dipende da molte variabili, non facili da misurare in laboratorio). L'efficienza, come abbiamo detto, in alcune circostanze conta poco. Tra i prodotti che mostrano performance migliori ricordiamo SolarWorld, Sanyo, REC Solar, Schott, Kyocera, Evergreen.

La resistenza meccanica

Tutti i pannelli sono testati contro eventi metereologici estremi come grandinate o nevicate eccezionali, ma alcuni produttori vanno oltre ed utilizzano vetri temprati da 4 mm anziché da 3.2 mm ed arrivano ad assicurare una resistenza fino a 5400 Pa.

La provenienza geografica dei pannelli

I pannelli che provengono dalla Cina, tra i principali produttori, costano meno ed alcuni produttori hanno raggiunto buoni livelli di qualità (ricordiamo Suntech Pluto, buono il Suntech tradizionale, Trina, Canadian Solar, SunEarth, Yingli). In questo caso un aspetto da considerare è la qualità dell’assistenza e le garanzie per il consumatore, soprattutto nel lungo periodo.
I pannelli "made in EU" vengono premiati dal Conto Energia con un incentivo maggiorato del 10%, in modo da garantire il consolidamento di una filiera europea del settore.

L'eticità dei pannelli fotovoltaici

E' un aspetto molto delicato, perché ci stiamo riferendo ad un mercato molto dinamico ed internazionalizzato, in cui la marca non è sinonimo di eticità nei confronti dei diritti del lavoro e dell’ambiente. Molte grandi aziende hanno scelto di spostare buona parte della produzione in Cina mantenendo l’assemblaggio e garantendolo con un marchio prestigioso europeo, giapponese o americano.
Gli unici dati che abbiamo riguardano alcuni aspetti: REC Solar realizza i suoi pannelli con celle, wafer e silicio tutti prodotti internamente al gruppo in fabbriche americane e scandinave ed è l'unica a riportare il tempo di ritorno energetico dei propri pannelli (circa un anno). Altra azienda da segnalare la Yingli Solar, la sola, a quanto ci risulta, ad essersi dotata di certificazione per la tutela dei diritti dei lavoratori SA 8000.

La sostenibilità ambientale dei pannelli fotovoltaici

Esiste un servizio di riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita, grazie al sistema PVCycle. Gratuito per i proprietari dei pannelli, il servizio è disponibile per chiunque desideri smaltire pannelli fotovoltaici a seguito di un progetto di smantellamento, demolizione o ristrutturazione. Per ulteriori informazioni, chiedi a noi o visita il sito www.pvcycle.org.